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Questo grande hotel a 4 stelle è situato direttamente sul mare della Maremma tosco-laziale, a Marina di Montalto, al confine con la Toscana.

Vulci e il Parco Naturalistico Archeologico

Conoscere gli Etruschi e l’Etruria Meridionale.

La civiltà etrusca è nata ed è morta nell'Etruria Meridionale: la prima città etrusca conquistata dai romani è stata Veio nel 396 AC, l'ultima è stata Vulci nel 280 AC.
Questa meravigliosa terra  si estende dalla  Toscana  alla riva nord del Tevereed è il luogo di origine della civiltà etrusca, dove sono nate e si sono sviluppate le prime e le più grandi città di questa civiltà a partire dal IX secolo AC. Vulci, Tarquinia,Tuscania, Cerveteri e Veio, sono i massimi centri culturali ed economici, le città guida di questa civiltà,  quelle che hanno lasciato ai posteri il maggior numero di testimonianze archeologiche sia monumentali che di manufatti.
Le vestigia di incomparabile bellezza di queste città e delle loro necropoli sono ancora oggi visibili e visitabili; i gioielli delle loro manifatture e la grande quantità di oggetti artistici di importazione da tutta l'area del Mediterraneo sono ancora oggi disponibili alla nostra attenzione grazie ai superbi allestimenti dei tre maggiori musei dell'arte etrusca: il Museo di Villa Giulia a Roma, il Museo di Nazionale Archeologico di Tarquinia, il Museo Archeologico di Vulci situato nel Castello della Badia nel  contesto del meraviglioso parco naturalistico-archeologico che comprende  anche le rovine e le necropoli dell'antica città.
L'Etruria Meridionale  è tra i territori più incontaminati d'Italia e con minor densità di abitanti, e mantiene intatti per vaste aree i paesaggi e le risorse naturalistiche.  Il viaggio in questo distretto consente non solo una visione privilegiata dei contesti e delle testimonianze archeologiche ancora presenti ma anche la possibilità di poter fruire a seconda delle stagioni di  escursioni per godere del mare, delle acque termali e dei paesaggi  negli stessi luoghi in cui gliEtruschi ne godettero.

Il Parco Archeologico di Vulci ne è la rappresentazione di più vaste  proporzioni e racchiude in un unico sito le vestigia dell’antica di Città di Vulci, le sue necropoli, il museo archeologico nell’ incomparabile e affascinante sede del Castello della Badia, circondati da un contesto naturalistico  assolutamente conservato e di eccezionale fascino.

Il fiume Fiora attraversa il Parco, scorrendo in un canyon profondo 30 m al di sotto dell’imponente ponte della Badia(Ponte del Diavolo), unico superstite fra gli antichi ponti  che collegavano l’antica città di Vulci alle sue vaste necropoli. A valle del ponte della Badia, scorrendo fra pareti di roccia scoscese, il fiume Fiora si incanala in una strettoia rocciosa formando una cascata che esita in un laghetto di acqua trasparente e di eccezionale bellezza naturalistica(Lago del Pellicone), immortalato da numerosi sets cinematografici. Ancora più a valle, in corrispondenza del lato orientale della citta di Vulci, si staglia un’alta parete calcarea culminante in un vasto pianoro contenente una fra le più importanti aree sepolcrali e monumentali dell’Etruria. Qui si possono visitare la Tomba Francois e la Cuccumella, i due più imponenti e importanti sepolcri di Vulci.

Il Parco, fruibile per tutto l’anno, è costantemente mantenuto in uno stato di perfetta conservazione e per la sua peculiarità è meta di crescente interesse turistico.

All’interno del Parco è possibile effettuare visite guidate, gite in mountain bike disponibili in loco, attività equestri, godere della cucina tipica nei due ristoranti inseriti all’interno del Parco. Nei mesi estivi è possibile assistere a spettacoli teatrali e musicali  interessanti e qualitativamente notevoli  organizzati in notturna e realizzati in un’area aperta di incomparabile fascino, opportunamente allestita in forma di teatro.

Presso la nostra reception è possibile avere il supporto necessario a organizzare la visita anche per piccoli gruppi  grazie ad  accordi con organizzazioni che provvedono guide specializzate,  trasporto e biglietteria.

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